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How do innovation dynamics work? Is it possible to predict which kind of technological innovation will emerge in the medium-term future?

Researchers at CREF Matteo Straccamore, Luciano Pietronero, and Andrea Zaccaria, tried to reconstruct the innovation dynamics of about two hundred thousand companies following their patenting activity for about ten years.
Uno dei problemi principali nel settore agroalimentare, oggi, è riuscire a condurre analisi sulla tracciabilità e adulterazione dei prodotti in maniera estensiva e a costi contenuti. Uno studio condotto presso il Laboratorio di Fisica per i Beni Culturali del CREF ha permesso di individuare quattro benchmarks spettroscopici che permettono di discriminare cultivar, geo-tracciabilità, adulterazione, e ripetibilita’ agronimica su oli extravergine d’oliva, determinando con sicurezza se l’olio analizzato è italiano o no. Per lo studio è stata utilizzata una nuova metodologia che combina tecniche spettroscopiche e Machine Learning.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale ‘International Journal of Food Science & Technology (Wiley)’.
Un gruppo di ricercatori del Centro Fermi, Tor Vergata, Sapienza e CNR, ha proposto un approccio di meta-validazione statistica delle relazioni indirette nelle reti bipartite, che permette di identificare soglie di significatività tali da massimizzare il segnale e ottenere risultati indipendenti dal modo in cui è formulata l’ipotesi nulla. Nell’articolo pubblicato su Communication Physics, la procedura viene illustrata usando i dati sulla produzione scientifica nei vari paesi a livello mondiale.

Il 24 marzo 2022, nella sede dell'Industria spaziale OHB di Milano, si è svolta la presentazione del prossimo lancio del satellite LARES 2, dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Il satellite sarà lanciato in orbita dalla sede dell’Agenzia Spaziale Europea di Kourou (Guyana francese) con il nuovo lanciatore VEGA C di ESA e ASI, costruito da AVIO SPAZIO di Colleferro.

Il CREF partecipa al progetto con il Prof. Ignazio Ciufolini, responsabile scientifico della missione,  e l'ingegner Claudio Paris che si è occupato della progettazione del satellite oltre che dei test dei materiali e dei suoi costituenti.
Uno studio pubblicato su Scientific Reports di Nature aggiunge importanti elementi alla comprensione dei riti funerari della Roma imperiale, grazie all’analisi combinata di spettroscopie vibrazionali su resti ossei ritrovati nell’Ipogeo delle Ghirlande, a Grottaferrata (Roma).  Lo studio è stato condotto dal CREF, dal Servizio di Antropologia del MIC, dai ricercatori dell’STFC Rutherford Appleton Laboratory e dall’Universita’ di Coimbra all’interno del progetto “Fisica per i Beni Culturali” del CREF.

Quando si incontra un amico o un conoscente in un luogo in cui non ci saremmo mai aspettati di poterlo vedere si è soliti dire “Come è piccolo il mondo!” …beh, in un certo senso, non siamo così lontani dall’affermare il vero.
Nonostante l’elevatissimo numero di persone attualmente presenti sul nostro pianeta, grazie alla struttura della rete sociale creatasi, ognuno di noi è incredibilmente “vicino” a chiunque altro sulla terra. In particolare, si sente spesso parlare dei “sei gradi di separazione”: due persone qualsiasi nel mondo possono entrare in contatto tramite una brevissima catena di persone. Uno studio condotto da Stanley Milgram, presso la Harvard University (1967), afferma che tale numero è pari a 6.
Un primo semplice modello che spiega lo “small world effect” è costituito dai “random graphs”: esso è costituito da N nodi, ciascuno dei quali è collegato z nodi scelti a caso, creando Nz/2 connessioni fra i vari  nodi del sistema. Tale modello non presenta, però, la proprietà di clustering: prendendo come esempio la rete sociale, possiamo affermare che due tuoi conoscenti hanno una buona probabilità di conoscersi a loro volta fra loro. Nel modello illustrato, invece, la probabilità che due nodi collegati ad uno stesso nodo siano a loro volta collegati, è la stessa che caratterizza due nodi qualunque.
Esistono altri modelli in grado di presentare sia le proprietà di clustering che di small world, uno dei più noti è quello di Watts–Strogatz: si considera inizialmente una rete regolare, cioè un reticolo, ma alcune delle connessioni vengono riallacciate in modo casuale, producendo delle “scorciatoie”. Tali scorciatoie permettono di muoversi da un punto all’altro della rete visitando un numero piccolo di nodi e producono così l’effetto small world, pur mantenendo la proprietà di clustering tipica delle reti regolari.
Le applicazioni di tale modello al mondo fisico sono innumerevoli: ad esempio il word wide web può essere modellizzato con i sistemi precedentemente descritti e presenta un grado di separazione pari a 19, anche la diffusione di molte malattie infettive è influenzata dall’effetto Small World.
 
 
 
 
Giuseppe Brandi, reasearch student al Dipartimento di Matematica al King’s College di Lonra, e Tiziana Di Matteo, membro esterno al Complexity Science Hub di Vienna, professoressa di Econofisica al King's College di Londra e facente parte del Consiglio di Amministrazione del CREF, hanno pubblicato un articolo scientifico sulla statistica degli esponenti di scala e sul Multitasking Value at Risk.
Nella letteratura finanziaria ci sono diversi studi sulle serie di scaling e multiscaling, ma la ricerca riguardo all’argomento è ancora molto fiorente. In questo caso I due ricercatori propongono una nuova metodologia basata sulla simulazione di Monte Carlo, che loro hanno chiamato Multiscaling Value at Risk. Per conoscerne di più accedi all'articolo integrale cliccando qui.