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L’eredità di Enrico Fermi. Le sfide del futuro

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CREF nasce con la duplice anima di Centro di Ricerca e di Museo Storico, con l’intento di conservare e diffondere la memoria di Enrico Fermi, oltre che favorire un’ampia diffusione e comunicazione della cultura scientifica.

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COVER COMMISSIONE 3

la ricerca

Sulle orme dei ragazzi di via Panisperna: tra ricerca scientifica e impegno civile

Responsabili della linea di ricerca
Nadia Robotti e Francesco Guerra

Contenuto scientifico e obiettivi

Il progetto rappresenta una continuazione, con alcuni notevoli sviluppi, dell’attività di ricerca svolta negli anni precedenti. In particolare, intendiamo analizzare il complesso di attività, svolto a livello internazionale, e i suoi riflessi in Italia, che costituisce i primordi della scoperta degli effetti dei neutroni lenti, quali le importantissime ricerche di Lea del 1933 sulla cattura radiativa del neutrone sul protone e i susseguenti risultati ottenuti da Chadwick e Goldhaber sul fenomeno inverso, la fotodisintegrazione del deutone.

Inoltre, intendiamo continuare l’investigazione delle traiettorie scientifiche e accademiche di alcuni dei personaggi “minori” di Via Panisperna. Un case-study è costituito da Gian Carlo Wick, di cui ora è possibile ricostruire le modalità di inserimento nello staff di Via Panisperna nel 1931, in apparenza “contro” Ettore Majorana, e le sofferte modalità di chiamata a Palermo dopo il concorso nazionale vinto nel 1937. L’archivio Segrè di Berkeley fornisce molte informazioni sull’azione di Segrè, nel rendere valida la chiamata a Palermo di Wick, e l‘azione di Fermi nel rendere possibile la chiamata alternativa a Padova. La situazione era ingarbugliata a causa del possibile interesse di Majorana, allora in servizio a Napoli, a essere chiamato a Palermo. Un altro case-study, basato sui nuovi documenti dei servizi segreti inglesi, riguarda la mancata partecipazione di Franco Rasetti al progetto militare Tube Alloys organizzato dagli Inglesi in Canada in parallelo e in collaborazione col Progetto Manhattan. È prevista la prosecuzione delle ricerche su Aldo Pontremoli con riferimento al suo coinvolgimento nella spedizione polare del dirigibile “Italia” e alla sua attività scientifica presso l’Istituto di Fisica di Roma. Un’attenzione particolare, infine, sarà rivolta all’attività scientifica di Marie Curie, ai suoi tre viaggi in Italia tra 1911 e 1931 e all’influenza che essa ebbe nello sviluppo delle ricerche di fisica nucleare a Roma.

  • Dipartimento di Fisica, Università di Genova 
  • Dipartimento di Fisica, Sapienza Università di Roma 
  • Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione, Università di Torino 
  • Dipartimento di Informatica, Università di Verona 
  • Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensiù
  • F. Guerra, N. Robotti, “The evolution of nuclear physics: from the discovery of radioactivity to fission and beyond”, capitolo del volume Cambridge History of the Nuclear Age, opera collettiva, in pubblicazione.(Cambridge University Press), 2023 
  • F.Guerra, N.Robotti, “Tecniche sperimentali all’Istituto di Fisica dell’Università di Pisa al tempo della laurea di Enrico Fermi”, Quaderni di Storia della Fisica, 28, 39-60 (2022) 
  • N. Robotti, “The discovery of the electron: J-J-Thomson 1897”, Il Nuovo Saggiatore, 38 (2022), 9-24 
  • N. Robotti, “With a source so small to fit in one hand: Fermi and the discovery of neutron-induced radioactivity”, in Società italiana degli storici della fisica e dell’astronomia: Atti del XLI Convegno annuale (Arezzo, 6-9 settembre 2021), Pisa University Press, Pisa 2022, p. 174 
  • M. Leone, “History of physics for physics education: challenges, opportunities and research directions”, in Società italiana degli storici della fisica e dell’astronomia: Atti del XLI Convegno annuale (Arezzo, 6-9 settembre 2021), Pisa University Press, Pisa 2022, pp. 253-262
  • Nadia Robotti (Dipartimento di Fisica, Università di Genova) 
  • Francesco Guerra (Dipartimento di Fisica, Sapienza Università di Roma)
  • Matteo Leone (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione, Università di Torino) 
  • Francesca Monti (Dipartimento di Informatica, Università di Verona)
  • Emanuela Colombi (Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi)