
la ricerca
Radio e Adroterapia
La radio terapia convenzionale, ad oggi capillarmente diffusa, potrebbe cambiare in modo sostanziale: è stato dimostrato che la somministrazione di una determinata dose in un lasso di tempo molto ristretto aumenta l’efficacia del trattamento, riducendo il danno ai tessuti sani e limitando l’insorgenza di effetti collaterali come tumori secondari. Questo fenomeno viene chiamato effetto Flash.
Il Progetto FlashDC – Flash Dosimeter Counter – si colloca nell’ambito della ricerca per la Scienza della Vita. In particolare, FlashDC si prefigge di sperimentare l’efficacia ed i benefici dell’applicazione di un elevato rateo di dose sulle cellule tumorali sviluppando un rivelatore innovativo per il monitoring e la caratterizzazione dei fasci di elettroni in modalità Flash basato sulla tecnica di rivelazione della fluorescenza. Ad oggi lo sviluppo di strumenti che permettono di eseguire il monitor di fasci Flash rappresenta il maggior ostacolo alla reale applicazione di questa tecnologia.
Si intende procedere con le seguenti attività:
- Misure a fasci di elettroni erogati in modalità flash di un sistema di rivelatore di monitoring ottimizzato: sulla base dei risultati ottenuti nel 2022-2023 si vuole disegnare ed implementare un sistema di beam monitor commercializzabile ed utilizzabile in ambiente clinico.
- Analisi dei dati raccolti e caratterizzazione del detector in termini di risoluzioni nella misura dei parametri di interesse. I prototipi e i rivelatori ottimizzati verranno dunque testati in laboratorio e presso fasci terapeutici al fine di verificarne il corretto funzionamento, di evidenziarne i punti di forza e di mettere in luce gli eventuali elementi critici.
- Valutazione tramite lo sviluppo di una simulazione Monte Carlo delle caratteristiche del detector in via di sviluppo, valutazione del segnale e dei fondi attesi.
Le principali tecnologie SPECT attuali sono le Anger Camera e i rivelatori basati su CZT. Le Anger Camera utilizzano un cristallo scintillante di NaI(Tl) letto da PMT, offrendo costi contenuti ma limitazioni come bassa gestione di alte rate e incompatibilità con ambienti MRI. I rivelatori CZT digitalizzano direttamente le radiazioni gamma, garantendo alta velocità, compatibilità MRI e ottima risoluzione spaziale, ma il loro costo elevato e complessità produttiva ne limitano l’adozione. Il sistema ReSPECT mira a superare queste limitazioni.
Le sezioni d’urto di produzione dei frammenti secondari carichi prodotti durante i trattamenti di CPT dal target e dal bersaglio sono oggetto di continuo studio e misure al fine di permettere una definizione sempre più accurata della fisica alla base dello sviluppo dei piani di trattamento (TPS).
Inoltre, la radiazione secondaria prodotta dai neutroni deve essere caratterizzata sperimentalmente con alta precisione, per migliorare la valutazione dell’insorgenza di neoplasie maligne secondarie e definire la finestra terapeutica del trattamento. Ad oggi non esiste una completa caratterizzazione delle sezioni d’urto di produzione dei neutroni nel range energetico di interesse per CPT.
La radioterapia UHDR e i progressi tecnologici negli acceleratori compatti per elettroni riaprono la strada all’uso degli elettroni di alta energia (VHEE) per il trattamento di tumori profondi. Innovazioni come i LINAC a banda C e X, capaci di raggiungere gradienti di accelerazione più elevati, e la scoperta dell’effetto FLASH hanno rinnovato l’interesse per la terapia VHEE. Tuttavia, la mancanza di un sistema di pianificazione terapeutica (TPS) dedicato rappresenta un ostacolo significativo alla sua implementazione. Un TPS è fondamentale per pianificare e calcolare con precisione la distribuzione delle dosi, bilanciando efficacia e sicurezza. Senza un TPS specifico per VHEE, è difficile integrare questa terapia nella pratica clinica, soprattutto considerando i complessi effetti biologici della FLASH, che richiedono condizioni precise per essere attivati. Poiché VHEE e FLASH-RT non sono ancora disponibili clinicamente, i TPS commerciali non possono essere testati su casi reali e l’adattamento dei codici di calcolo esistenti al VHEE è ancora limitato. Attualmente, pochi strumenti di ricerca consentono di testare modalità FLASH o VHEE in geometrie complesse o di integrare l’effetto FLASH nei modelli di ottimizzazione della dose.
La nostra ricerca si concentra sullo sviluppo di tecnologie avanzate per la radio e adroterapia, mirando a migliorare l’efficacia dei trattamenti tumorali e a personalizzare le cure.
reSPECT: Nuove Frontiere nell’Imaging SPECT
Il progetto reSPECT si propone di rivoluzionare i sistemi di imaging SPECT (Single Photon Emission Computed Tomography). Abbiamo sviluppato un innovativo rilevatore gamma che utilizza scintillatori plastici dopati con elementi ad alto Z. Questa combinazione offre un doppio vantaggio: i segnali di scintillazione rapidi permettono di gestire un elevato numero di eventi, mentre la maggiore probabilità di assorbimento fotoelettrico garantisce un’ottima risoluzione energetica.
Il design del sistema include un collimatore in tungsteno che funge anche da contenitore per i segmenti di scintillatore, e un sistema di lettura personalizzato con fotorivelatori al silicio, ciascuno con un canale indipendente. Questa configurazione promette una migliore risoluzione spaziale e costi di produzione inferiori rispetto ai sistemi basati su CZT. Inoltre, la sua compatibilità con la risonanza magnetica (MRI) lo rende ideale per l’imaging ibrido e le applicazioni teragnostiche. Le simulazioni Monte Carlo hanno già mostrato miglioramenti significativi in termini di sensibilità, risoluzione spaziale e discriminazione energetica rispetto ai sistemi convenzionali.
L’Applicazione alla Teragnostica
La teragnostica, che combina terapia e diagnostica, è fondamentale nel trattamento dei tumori con radiofarmaci. Un esempio è la terapia con Lutetio-PSMA per il cancro alla prostata metastatico o resistente. Il Lutetio-177 non solo emette elettroni β⁻ per distruggere le cellule tumorali, ma anche raggi gamma da 208 keV. Questi raggi possono essere rilevati dai sistemi SPECT per monitorare la biocinetica del radiofarmaco nel paziente.
Attualmente, la dose somministrata è standardizzata. Tuttavia, un approccio teragnostico consentirebbe di ottimizzare la quantità e i tempi del trattamento, bilanciando efficacia e tossicità. Questa personalizzazione potrebbe aumentare significativamente la sopravvivenza media dei pazienti. Grazie alla sua elevata sensibilità, compatibilità con MRI e capacità di gestire alti tassi di eventi, il sistema reSPECT è un candidato ideale per fungere da dosimetro nei trattamenti teragnostici.
Adroterapia e Monitoraggio Avanzato
Il CREF è attivamente coinvolto in progetti che mirano a migliorare la precisione e il monitoraggio dell’adroterapia, una forma avanzata di radioterapia che utilizza fasci di ioni.
Esperimento FOOT: Misurare l’Interazione Radiazioni-Tessuti
Il CREF partecipa all’esperimento FOOT (FragmentatiOn Of Target), finanziato dall’INFN. L’obiettivo è misurare le sezioni d’urto doppio differenziali (angolari ed energetiche) dei frammenti prodotti dai fasci utilizzati in adroterapia (CPT – Charged Particle Therapy) sugli elementi costituenti del corpo umano. Queste misurazioni sono cruciali per affinare i modelli di interazione delle radiazioni con i tessuti biologici.Collaborazione INSIDE e il “Dose Profiler”
Il CREF è anche parte della collaborazione INSIDE, che ha sviluppato, con il CNAO, il Dose Profiler. Questo innovativo rivelatore, basato su fibre scintillanti, monitora il trattamento durante l’irradiazione con ioni di carbonio, sfruttando la correlazione tra il picco di Bragg e il profilo di emissione dei frammenti lungo l’asse del fascio.
Durante il primo trial clinico presso il CNAO, conclusosi nel 2023, siamo riusciti a rilevare i cambiamenti morfologici tra le frazioni di diversi pazienti. Questi risultati rappresentano i primi dati clinici ottenuti con secondari carichi e questa tecnica di misura, e sono stati pubblicati su Scientific Reports. La seconda parte del trial clinico è iniziata a dicembre 2024 con un ulteriore campione di 10 pazienti (trattati con fasci di ioni di carbonio e protoni), e i risultati sono attesi nel prossimo triennio.
Progetto MULTIPASS: Monitoraggio in Tempo Reale
Il progetto MULTIPASS mira a sviluppare un prototipo compatto e affidabile per il monitoraggio in tempo reale della radiazione secondaria prodotta durante i trattamenti CPT. Questo dispositivo permetterà di verificare i cambiamenti morfologici del paziente, monitorare la distribuzione della dose assorbita e la radiazione neutronica indotta. Si basa su una matrice di tracciatori di fibre scintillanti con elettronica personalizzata, ottimizzata tramite simulazioni Monte Carlo.
Radioterapia con Elettroni ad Altissima Energia (VHEE) e Effetto FLASH
La radioterapia con elettroni ad altissima energia (VHEE) emerge come una soluzione potenzialmente più economica della terapia protonica, eliminando la necessità di costose infrastrutture come i sincrotroni. La VHEE offre vantaggi in termini di precisione, riducendo i margini di sicurezza necessari nella terapia protonica per il Volume Bersaglio Pianificato (PTV).
L’effetto FLASH, che riduce i danni agli Organi a Rischio (OARs), apre nuove possibilità per la VHEE, in particolare per i tumori profondi. Sebbene gli acceleratori VHEE non siano ancora disponibili clinicamente, studi in simulazione dimostrano che la VHEE in modalità UHDR (Ultra-High Dose Rate), combinata con l’effetto FLASH, potrebbe rivoluzionare la radioterapia moderna, migliorando significativamente la precisione e riducendo gli effetti collaterali.
RADAMES: Danno da Radiazioni su Scala Nanometrica
Comprendere con precisione il danno indotto dalle radiazioni su scala nanometrica è fondamentale. I microtubuli, data la loro somiglianza strutturale e dimensionale con il DNA, sono bersagli ideali per valutare gli effetti delle radiazioni ionizzanti. Il progetto RADAMES (RAdiation Damage Assay on MicrotubulES), sviluppato dal gruppo di Parma, è un metodo per caratterizzare il danno strutturale ai microtubuli dopo irradiazione con dosi terapeutiche, sia in modalità UHDR che convenzionale. Verranno svolte attività innovative per analizzare i microtubuli in assenza di cellule, consentendo un’analisi più mirata del danno strutturale, con potenziali applicazioni in dosimetria.
Gli scintillatori sviluppati da LEOS e CREF saranno integrati modularmente con elettronica al silicio per una lettura segmentata e una risoluzione spaziale avanzata (Figura seguente). Questo sistema si propone come un’opzione economica e innovativa per l’imaging nucleare, con potenziale anche per applicazioni dosimetriche in trattamenti teranostici, come l’uso del Lutezio-177. Ulteriori validazioni sono necessarie per tradurre queste innovazioni nella pratica clinica.
Il progetto MULTIPASS mira a sviluppare un tracciatore a fibre per neutroni ultraveloci (10-200 MeV) basato sul doppio scattering elastico, colmando una lacuna tecnologica con il rivelatore MONDO. L’obiettivo è costruire un dispositivo compatto (10 x 10 x 20 cm³) per caratterizzare neutroni secondari in CPT.
Nel contesto dello sviluppo del tool di ottimizzazione del piano di trattamento abbiamo inoltre studiato le potenzialità dell’impiego di metodologie di ottimizzazione che derivano dalla teoria del trasporto ottimale e dalla meccanica statistica. Negli ultimi anni la regolarizzazione del trasporto ottimale ha permesso di raggiungere uno scaling quasi lineare con la complessità (numerica) del problema, velocizzando enormemente la convergenza numerica. Il vantaggio, quanto meno concettuale, di usare la teoria del trasporto ottimale è che si possono modellizzare sia i vincoli del problema sia la ricerca dei minimi di una funzione di dose rilasciata, aumentando la praticità del modello. In questo modo si vincola la dose rilasciata sul PTV ad essere almeno quella richiesta dal piano di trattamento, minimizzando la dose sugli altri organi. I risultati di questa sinergia tra le attività di questa linea di ricerca con quella del gruppo del CREF dei sistemi complessi sono promettenti. Ci prefiggiamo di poter migliorare le performance attuali sia in termini di tempo di calcolo complessivo, sia in termini di allargamento dei paramenti di interesse ottimizzabili in contemporanea.
- G.Franciosini et al. “GPU-accelerated Monte Carlo simulation of electron and photon interactions for radiotherapy applications” Physics in Medicine and Biology (2023) 68(4),044001 Open Access doi: 10.1088/1361-6560/aca1f2
- G.Cartechi et al. “Loading the tumor with 31P, 63Cu and 89Y provides an in vivo prompt gamma-based range verification for therapeutic protons” Frontiers in Physics (2023) 11,1071981 Open Access doi: 10.3389/fphy.2023.1071981
- A.Kraan et al. “Calibration and performance assessment of the TOF-Wall detector of the FOOT experiment” Nuclear Instruments and Methods in Physics Research, Section A: Accelerators, Spectrometers, Detectors and Associated Equipment (2023) 1045,167615 doi: 10.1016/j.nima.2022.167615
- M. Toppi et al. “Elemental fragmentation cross sections for a 16O beam of 400 MeV/u kinetic ener- gy interacting with a graphite target using the FOOT E-TOF detectors”. In: Frontiers in Physics 10 (2022) Open Access doi: 10.3389/fphy.2022.979229.
- Trigilio et al. “The FlashDC project: Development of a beam monitor for FLASH radiotherapy”. In: Nuclear Instruments and Methods in Physics Research, Section A: Accelerators, Spectrometers, Detectors and Associated Equipment 1041 (2022). doi: 10.1016/j.nima.2022.167334.
- M. Moglioni et al. “In-vivo range verification analysis with in-beam PET data for patients treated with proton therapy at CNAO”. In: Frontiers in Oncology (2022) 12,929949 Open Access doi: 10.3389/fonc.2022.929949.
- M. De Simoni et al. “A Data-Driven Fragmentation Model for Carbon Therapy GPU-Accelerated Monte- Carlo Dose Recalculation”. In: Frontiers in Oncology 12 (2022) Open Access doi: 10.3389/fonc.2022.780784.
- A.Kraan et al. “Localization of anatomical changes in patients during proton therapy with in-beam PET monitoring: A voxel-based morphometry approach exploiting Monte Carlo simulations” Medical Physics (2022) 49(1), pp. 23-40 Open Access doi: 10.1002/mp.15336
Il Progetto è stato finanziato dalla Regione Lazio tramite il progetto FlashDC RSI2020. Il finanziamento totale del progetto ammonta a 149,667euro, la parte di finanziamento relativo al CREF ammonta a 81,118 euro mentre la parte relativa al dipartimento SBAI è di 68,558 euro. La durata del progetto è di 30 mesi con inizio ad aprile 2021.
Michela Marafini, Ricercatrice CREF
Ricercatori CREF: Marco Garbini
Ricercatori INFN: Giacomo Traini
Prof. Sapienza: Vincenzo Patera, Alessio Sarti, Adalberto Sciubba, Marco Toppi, Angelo Schiavi
Ricercatori a tempo determinato (SBAI): Gaia Franciosini
Assegnisti (CREF, SBAI, INFN): Flaminia Quattrini, Alberto Burattini, Mattia Bonuso, Antonio Trigilio, Angelica De Gregorio
Adalberto Sciubba, Marco Toppi, Angelo Schiavi
Dottorandi, Assegnisti esterni: Antonio Trigilio, Angelica De Gregorio, Gaia Franciosini
Borsista (5 mesi, CREF): Annalisa Muscato