
la ricerca
Il regio istituto di fisica a via Panisperna tra storia e ricerca
Il progetto, pensato nel contesto della rinnovata sede storica del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche ‘Enrico Fermi’ (CREF), intende ripercorrere la storia del Regio Istituto di Fisica nel periodo in cui la sede fu in via Panisperna, conservando e diffondendo la memoria dei suoi protagonisti e delle ricerche che qui vennero portate avanti, in un periodo in cui la fisica italiana fu protagonista della scena internazionale.
Il progetto è strettamente connesso al lavoro di aggiornamento dei contenuti del Museo Enrico Fermi e di organizzazione e implementazione delle attività di Terza Missione del CREF, in uno scambio di continua e reciproca collaborazione.
Gli ultimi risultati raggiunti sono, non a caso, prodotti legati all’outreach e al mondo multimediale.
Il progetto, pensato nel contesto della rinnovata sede storica del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche ‘Enrico Fermi’ (CREF), intende ripercorrere la storia del Regio Istituto di Fisica nel periodo in cui la sede fu in via Panisperna, conservando e diffondendo la memoria dei suoi protagonisti e delle ricerche che qui vennero portate avanti, in un periodo in cui la fisica italiana fu protagonista della scena internazionale.
Proseguendo il lavoro iniziato con lo studio della biografia scientifica del fondatore e primo direttore del Regio Istituto di Fisica, Pietro Blaserna (1836-1918), si è approfondita la figura e l’opera del suo successore, il fisico Orso Mario Corbino (1876-1937), ponendo speciale attenzione ad alcuni eventi particolarmente significativi legati alla direzione di Corbino, sia a livello istituzionale e organizzativo, con specifico riferimento ai rapporti con Enrico Fermi e il suo gruppo di collaboratori; sia a livello di comunicazione e alta diffusione della cultura scientifica, e in particolare della Fisica.
Si stanno inoltre approfondendo i rapporti istituzionali e di politica della ricerca tra Orso Mario Corbino e Guglielmo Marconi, sia per quanto riguarda l’impatto sull’appoggio e il finanziamento delle ricerche portate avanti dal gruppo capitanato da Fermi; sia riguardo temi più generali della politica della ricerca nei primi trent’anni del Novecento che portarono, tra l’altro, alla fondazione dell’Istituto di Elettroacustica del CNR nella sede di via Panisperna, con Corbino direttore e Marconi, all’epoca presidente del CNR, sostenitore del progetto.
Inoltre, in un contesto di studi di genere, si stanno studiando ed evidenziando, da un lato, l’opera e le figure di alcune scienziate che lavorarono al Regio Istituto di Fisica nel periodo preso in esame: tra queste, Matilde Marchesini e Margarethe Traube, Evangelina Bottero e Carolina Magistrelli, Nella Mortara, sino a Laura Capon e Ginestra Giovene.
Dall’altro, le collaborazioni di Enrico Fermi con scienziate donne nel periodo americano (1939-1954). Tra i nomi presi in esami: Joan Hinton, che collaborò con Fermi in occasione del Progetto Manhattan; Leona Woods, presso l’Università di Chicago e altri laboratori; Maria Goeppert-Mayer, Premio Nobel nel 1963, con la quale condivise ricerche e scambi proficui di idee.
Infine, il 2025 è il 160 ° anniversario della nascita di Arturo Malignani, nato a Udine nel 1865, nonché il 130° anniversario del brevetto depositato dallo stesso Malignani per risolvere il problema dello svuotamento delle ampolle delle lampadine elettriche. Malignani, inventore geniale, studioso autodidatta e curioso, ebbe un ruolo importante nella messa a punto della lampadina elettrica a incandescenza in un momento importante della storia italiana circa la nascita della tecnologia e lo sviluppo dell’uso della corrente elettrica. In virtù del reperimento di nuovi materiali archivistici, si intende riprendere e sviluppare questa tematica, legata altresì agli interessi del Regio Istituto di Fisica di via Panisperna nel periodo della direzione di Blaserna e della sua collaborazione con Guglielmo Mengarini, progettista dell’impianto di trasmissione di energia elettrica realizzato dalla centrale di Tivoli a Roma per il trasporto dell’energia elettrica nella capitale.
Il campo di studi prende in esame il periodo compreso tra l’Unità d’Italia e la fine della Seconda Guerra mondiale, analizzando le figure di alcuni protagonisti della fisica italiana e il loro rapporto all’interno di un più ampio contesto istituzionale che metta in risalto finalità, obbiettivi e risultati della politica della ricerca in Italia nel periodo preso in esame e il coinvolgimento degli scienziati, oltre che l’impatto della scienza e della tecnologia nella società del tempo.
Le ricerche comprendono uno studio trasversale e multidisciplinare a livello di letteratura critica, oltre che il reperimento e l’analisi di scambi epistolari, pubblicazioni scientifiche, materiali archivistici editi e inediti. Nel 2025, in particolare, il progetto prevede predisposizione e ricerca di materiali inediti riguardo la figura e l’opera di Arturo Malignani e un brevetto per la produzione industriale di lampadine elettriche a incandescenza nel contesto della nascita della tecnologia e dello sviluppo dell’uso della corrente elettrica in Italia, con un’attenzione particolare al contesto internazionale, finalizzati alla realizzazione di una pubblicazione storico-scientifica. Inoltre, è prevista la realizzazione di un docufilm dedicato alla figura e all’opera di Ginestra Giovene, “Omaggio a Ginestra”, con ideazione e sceneggiatura a cura di M. Focaccia et al.
- Miriam Focaccia
- Giovanni Paoloni, Sapienza Università di Roma
- Sandra Linguerri, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
- Giovanni Battimelli, Sapienza Università di Roma
- Adele La Rana, Università di Macerata, INFN-sezione di Roma
- Lia Pancheri, INFN-Laboratori Nazionali di Frascati
- Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna
- Società Italiana di Fisica
- Società Italiana degli Storici della Fisica e dell’Astronomia
- Società Italiana di Storia della Scienza