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L’eredità di Enrico Fermi. Le sfide del futuro

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Il CREF nasce con la duplice anima di Centro di Ricerca e di Museo Storico, con l’intento di conservare e diffondere la memoria di Enrico Fermi, oltre che favorire un’ampia diffusione e comunicazione della cultura scientifica.

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Il CREF promuove linee di ricerca originali e di grande impatto, improntate ai metodi della fisica, ma con un forte carattere interdisciplinare e in relazione con i principali problemi della moderna società della conoscenza.

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Raggi Cosmici. Il progetto EEE nella tappa romana della transglobal car expedition

Un fuoristrada con sei ruote motrici ha varcato stamattina i cancelli del Viminale per fermarsi davanti alla Palazzina di via Panisperna. È una delle vetture utilizzate per la  Transglobal Car Expedition, un progetto che unisce la passione per l’avventura con la ricerca scientifica.

Partita a gennaio da New York, la spedizione ha come scopo quello di circumnavigare la terra attraversando entrambi i poli, raccogliendo lungo il percorso dati importanti per il futuro della terra, dalle misurazioni delle calotte polari al rilevamento dei raggi cosmici provenienti da regioni lontane del nostro universo.

Il Centro Ricerche Enrico Fermi, che tramite EEE- Extreme Energy Events – La scienza nelle scuole ha collaborato a varie riprese con Polarquest, uno dei progetti partner dell’iniziativa, è stato scelto per ospitare la conferenza della tappa romana, moderata da Paola Catapano.

Nell’introdurre l’evento la Presidente del CREF Angela Bracco ha messo in evidenza l’apporto scientifico della spedizione e l’importanza di  parlare dei risultati e delle prospettive in un luogo storico per la fisica,  dove è ancora viva l’eredità di Fermi.

Tra gli speaker, il pilota Andrew Comrie-Picard ha raccontato le difficoltà umane e tecniche che la squadra ha dovuto affrontare, Tommaso Parrinello dell’ESA ha parlato delle evidenze dello scioglimento dei ghiacci e delle possibili conseguenze per il futuro del pianeta, mentre Marco Garbini del CREF e James Devine del CERN hanno spiegato l’importanza delle misure dei raggi cosmici alle latitudini dell’estremo nord.

Ospite d’eccezione è stato l’astronauta Paolo Nespoli, che ha dato una commovente e preziosa testimonianza sull’inquinamento luminoso visto dallo spazio. Ha concluso la conferenza Rosy Mondardini che ha presentato un progetto di Citizen Science per diffondere tra la popolazione la consapevolezza dei danni prodotti da questo tipo di inquinamento.

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