Il CREF nasce con la duplice anima di Centro di Ricerca e di Museo Storico, con l’intento di conservare e diffondere la memoria di Enrico Fermi, oltre che favorire un’ampia diffusione e comunicazione della cultura scientifica.
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Il CREF promuove linee di ricerca originali e di grande impatto, improntate ai metodi della fisica, ma con un forte carattere interdisciplinare e in relazione con i principali problemi della moderna società della conoscenza.
Si è svolto oggi al Centro Ricerche Enrico Fermi il primo Ph.D Day dell’Associazione Italiana di Archeometria (AiAr). L’evento, realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Fisica per i Beni culturali del CREF, si propone di diventare un incontro annuale sullo stato dell’arte nella ricerca in archeometria, con un focus sulla produzione scientifica dei giovani ricercatori e ricercatrici.
In apertura della giornata, la presidente del CREF Angela Bracco si è dichiarata felice e onorata di ospitare tanti giovani, e ha ricordato che quest’anno il premio Fermi della Sif sia andato a Marco Martini , Walter Kutschera e Pier Andrea Mandò, per il loro contributo pionieristico allo sviluppo di tecniche nucleari e spettroscopia di termoluminescenza applicate al patrimonio culturale.
Il presidente dell’AiAr Mauro La Russa, ringraziando per l’ospitalità in un luogo iconico della storia scientifica italiana, ha sottolineato come l’associazione, nata nel 1993, ha tra i propri obiettivi la formazione e il sostegno di chi entra nel mondo della ricerca, anche attraverso premi e borse di studio, e una vocazione alla multidisciplinarità. L’impegno dell’AiAr è infatti quello di favorire e promuovere i contatti tra ricercatori delle discipline scientifiche e quelli delle discipline umanistiche per affrontare problematiche riguardanti lo studio, il restauro e la conservazione dei beni culturali.
Nel corso della giornata si sono succeduti interventi e comunicazioni brevi, oltre che sezioni poster, su nuovi metodi e tecnologie per la diagnostica e la caratterizzazione, approcci archeometrici negli studi storici, conservazione preventiva, restauro, manipolazione dei dati.
L’ultima sezione, dedicata in particolar modo alla valorizzazione e diffusione del patrimonio archeologico e culturale, ha trovato un proseguimento naturale nella visita del Museo Enrico Fermi, a cura delle guide del CREF.
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