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L’eredità di Enrico Fermi. Le sfide del futuro

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Il CREF nasce con la duplice anima di Centro di Ricerca e di Museo Storico, con l’intento di conservare e diffondere la memoria di Enrico Fermi, oltre che favorire un’ampia diffusione e comunicazione della cultura scientifica.

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la ricerca

Il CREF promuove linee di ricerca originali e di grande impatto, improntate ai metodi della fisica, ma con un forte carattere interdisciplinare e in relazione con i principali problemi della moderna società della conoscenza.

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Laboratorio di Fisica per i beni culturali

 

Il Laboratorio di Fisica per i Beni Culturali del CREF è impegnato nello studio di materiali di interesse storico-artistico attraverso tecniche di analisi non invasive e non distruttive ed è situato al piano -1 della palazzina. È attualmente dotato di strumentazione per misure di spettroscopia di fluorescenza a raggi X (XRaman, XGlab- Bruker), spettroscopia Raman (XRaman, XGlab- Bruker), spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR Nicolet IS5 Conservat-IR, Thermo Fisher Scientific) e imaging iperspettrale (IQ Specim – Konica Minolta).

Nel laboratorio sono inoltre presenti workstations dedicate con ampia potenza di calcolo per analisi dati di imaging tramite software dedicato (VGStudio Max, Volumegraphics) e piccola accessoria quale una bilancia analitica da laboratorio, essiccatore, campioni standard, pressa, reagenti, stufa e materiali di base.

Il laboratorio dispone inoltre di materiali consumabili necessari all’implementazione degli esperimenti. Per espandere le sue capacità diagnostiche, il laboratorio prevede l’acquisizione di un sistema per imaging in particolare di Tomografia Computerizzata (CT) a raggi X, che consentirà di esaminare la struttura interna di oggetti senza alterarne l’integrità. La CT permetterà di identificare inclusi, cavità, difetti e strutture multistrato, offrendo dettagli inaccessibili tramite altre tecniche. I dati raccolti, inoltre, consentiranno la realizzazione di modelli 3D per analisi avanzate tramite lo sviluppo di nuovi protocolli di indagine e per la valorizzazione museale. L’adozione di questa tecnologia favorirà un potenziamento delle attività di ricerca del laboratorio, promuovendo la cooperazione con altre istituzioni nell’ambito della conoscenza, tutela e fruizione del patrimonio culturale.