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Grazie agli sviluppi tecnologici (super-computer) e nuove tecniche di indagini sperimentali, si è sviluppato e sta rapidamente crescendo l’interesse scientifico nello studio delle caratteristiche fisiche della materia “soffice”. L’attività di ricerca in questo settore prende il nome, forse riduttivo, di “Soft Matter” e non riguarda solo la fisica ma è fortemente interdisciplinare coinvolgendo biologia, chimica, ecologia, geofisica medicina e scienze sociali.
All’interno della Fisica propriamente detta il termine “Soft Matter” si applica a sistemi quali il comportamento dei fluidi complessi, i materiali amorfi (emulsioni, vetri, sistemi granulari, ecc. . . ). Fra Biologia a Fisica, si inseriscono gli studi relativi al comportamento chimico-fisico delle macromolecole e delle membrane delle cellule, alla dinamica delle popolazioni e relativa evoluzione genetica, allo sviluppo di modelli di reti neurali.
Nell’ambito della Soft Matter, il CREF intende perseguire lo sviluppo e l’applicazione delle simulazioni numeriche idonee a riprodurre alcuni dei fenomeni più rilevanti e possibilmente di predirne di nuovi. È bene sottolineare che alcune delle tecniche di simulazione sviluppate negli ultimi vent’anni sono state ideate e messe a punto dai gruppi di eccellenza nella ricerca scientifica che operano in Atenei e/o Istituti Italiani e in particolare nell’area romana. La collaborazione con questi gruppi di ricerca è quindi il primo passo da attuare per dare concretezza a quest’attività.