Il CREF promuove linee di ricerca originali e di grande impatto, improntate ai metodi della fisica, ma con un forte carattere interdisciplinare e in relazione con i principali problemi della moderna società della conoscenza.
CREF nasce con la duplice anima di Centro di Ricerca e di Museo Storico, con l’intento di conservare e diffondere la memoria di Enrico Fermi, oltre che favorire un’ampia diffusione e comunicazione della cultura scientifica.
Le prospettive della ricerca in Ottica e Fotonica è il tema del workshop che il gruppo Young Minds del CREF ha organizzato il 16 maggio scorso in occasione della Giornata della Luce 2024.
Proclamata nel 2015 dall’UNESCO in ricordo del primo laser da parte di T.H. Maiman (1960), questa giornata ha lo scopo di promuovere il ruolo della luce e delle tecnologie basate sulla luce nella scienza, nella cultura, nell’educazione e nello sviluppo economico sostenibile.
In linea con questi obiettivi, il gruppo Young Minds ha ideato un workshop che fornisse un orientamento per chi si appresta ad affrontare un percorso di ricerca, creando allo stesso tempo un’occasione informale di scambio reciproco.
All’inziativa hanno partecipato docenti e ricercatori/trici, e una cinquantina tra studenti e studentesse delle facoltà di fisica – dalla triennale fino ai dottorati – dei tre atenei romani. L’intera giornata si è svolta inglese per permettere la partecipazione degli studenti stranieri.
Dopo un benevenuto di Romolo Savo, referente della linea sperimentale della ricerca in fotonica del CREF, Miriam Focaccia (corrdinatrice del Museo) ha raccontato brevemente la storia della palazzina e Domenica Verduci ha presentato il gruppo Young Minds e l’evento.
Marco Barbieri (RomaTre) ha dato il via ai talk, con un excursus sui vari significati che il termine “quantum light” può assumere “The Quest for Quantum”.
Silvia Gentilini (ISC/CNR) ha introdotto il concetto e i vantaggi delle macchine spaziali fotoniche di Ising come dispositivi fisici progettati per accelerare la minimizzazione delle hamiltoniane di Ising. Eugenio Fazio (Sapienza) ha presentato le attività di ricerca del laboratorio Smart & NeuroPhotonics del Dipartimento di Scienze Fondamentali e Applicate per l’Ingegneria della Sapienza Università di Roma, approfondendo gli aspetti del machine learning all-optic. Fabio Sciarrino (Sapienza) ha presentato Hybrid Photonics Platform for Quantum Information Processing, Romolo Savo (CREF) ha parlato di come utilizzare mezzi disordinati non lineari di secondo ordine come unità di elaborazione analogiche per attività di machine learning. Ha concluso la parte dei talk Neda Gohfraniha (ISC/CNR) raccontando esperienze e novità sulle ricerche del laboratorio che ha fornito una prova sprimentale delle teorie di Giorgio Parisi Replica Symmetry Breaking in Random Lasers.
Nel primo pomeriggio una tavola rotonda ha permesso agli ospiti di confrontarsi sul tema: Fotonica tra Intelligenza Artificiale e Informazione Quantistica. Per stimolare la discussione, abbiamo invitato il pubblico a fornire alcune parole chiave da cui partire. Future, Education e Creativity sono alcuni dei concetti condivisi che hanno portato a una interessante discussione sulla responsabilità delle scelte, l’importanza della disseminazione e il ruolo della creatività e dell’intuizione nella ricerca.
Dopo una visita al al Museo Fermi e al laboratorio di Fotonica Computazionale e con i saluti da parte del gruppo Young Minds, è stato il momento di un’attività più creativa. I partecipanti sono stati divisi in gruppi e invitati a realizzare una foto sul tema della luce partendo da una serie di oggetti messi a disposizione.
Per saperne di più vi rimandiamo al sito web dell’iniziativa, dove nei prossimi giorni verranno caricate tutte le foto della giornata.
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